La diga di Campliccioli, a quota 1360 m, è un invaso idroelettrico che sbarra il fiume Troncone e raccoglie anche le acque delle soprastanti dighe del Cingino e di Camposecco.
La peculiarità di questo manufatto sta nel aver conservato abbastanza integralmente, tutto il SISTEMA CANTIERISTICO utilizzato per la costruzione della diga per lo sfruttamento idroelettrico di questa valle in tempi POVERI DI TECNOLOGIE.
La RETE DI ROTAIE che arrivano fino in fondo al lago e quelle che salgono per 700 metri fino a Crestarossa per diramarsi poi fino ai 2325m. della diga di Camposecco lasciano pensare all’INGEGNO DELL’EPOCA utilizzato per portare il materiale da costruzione fino a destinazione dal fondovalle così lontano!
Anche le numerose strutture degli operai abbandonate lasciano pensare alle difficoltà che ogni giorno queste persone hanno incontrato pur di costruire questi PIONIERISTICI INVASI IDROELETTRICI!
Resti di questo tipo se ne trovano all’alpe Vassoncino, oppure lungo le sponde del lago di Campliccioli, o nei pressi dell’alpe Sasso e tra gli alpeggi del Cingino.
Sono tutti segni di un “archeologia industriale” del passato che oggi possiamo ancora osservare!🙏
La centrale che troviamo sulla sponda sinistra orografica del lago è operativa dal 1930!