Il versante orientale del Monterosa visto dalla spettacolare conca morenica dell’alpe Pedriola, uno dei pochi alpeggi, se non l’unico documentato, “inalpato” fin dall’anno 1000.

Il Monterosa 4634 m.s.l.m. è il secondo massiccio per altezza d’Italia, secondo solo al celebre massiccio del Monte Bianco e prima solo del Cervino.
La sua parete est, la più alta e imponente delle Alpi, l’unica di dimensioni himalayane, si eleva verticalmente per oltre 2000 metri dal ghiacciaio del Belvedere.

La vetta del Monterosa si articola in quattro punte: da sinistra verso destra si erge la punta Gnifetti (su cui è stata costruita nel 1893 la Capanna Regina Margherita a 4559 m.s.l.m.), la Zumstein, la Dufour (la più alta, anche se nell’immagine per prospettiva data dalla concavità del versante risulta inferiore alle altre punte) e la Nordend, la cima posta più a nord del gruppo su cui si sviluppa la mitica Cresta di Santa Caterina.

Al centro della parete, dal triangolo roccioso della Dufour (appare piccolo, ma è alto 400 metri), scende il canalone Marinelli che prende il nome dall’alpinista Damiano Marinelli che insieme ad altri compagni e guide locali tentarono per primi la conquista della cima dal canalone dal versante di Macugnaga.

Era il 1881 ed in onore di questa coraggiosa cordata venne poi intitolato il bivacco, l’unico, costruito proprio sul bordo del canalone a 3000 metri di quota al centro della parete.

Il versante Est del Monterosa è davvero una bellezza naturale da ammirare e contemplare per la perfezione e l’equilibrio che la natura sa esprimere anche con le rocce, i ghiacci e i giochi di luce tra ombra e sole intricati nell’immensità.