La punta della Rossa 2887m., mai nome è stato più appropriato dei molti Rothorn (corno rosso) presenti nell’arco alpino, è la montagna più famosa e conosciuta di Devero.

Sulle sue pareti sono stati tracciati numerosi itinerari di arrampicata; celebre è la sua parete est salita da alpinisti ossolani nel 1949 e da successive generazioni.

Queste montagne rappresentano anche una peculiarità geologica: all’interno del complesso di gneiss chiari del ricoprimento Monte Leone che formano le principali montagne dell’area tra il Cervandone e la val Deserta, si trova il complesso ultrafemico di Geisspfad che si manifesta nelle punte Marani, della Rossa e di Crampiolo.

Quello che resta del ghiacciaio della Rossa, una volta probabilmente il terzo apparato glaciale dell'Ossola, dietro al Belvedere in Valle Anzasca e al Sabbioni in alta Val Formazza. Immagine da “I ghiacciai dell’Ossola 2016” catasto fotografico aereo Luca Sergio Meteo Live VCO

E’ una massa di rocce serpentinose caratterizzate da un evidente colorazione rossastra dovuta all’ossidazione superficiale di elementi ferrosi presenti tra i minerali della roccia stessa.
Quando non esposta agli agenti atmosferici, questa roccia ha una colorazione grigio-verde (rocce verdi di Devero) come si può vedere nella parte franata nella foto a destra.
Essendo la roccia spaccata da poco e quindi avendo esposto la parte interna da minor tempo agli agenti atmosferici, la roccia mantiene ancora il suo colore naturale più chiaro, non ancora ossidato.