Il colosso di San Carlo di Arona, è una statua ubicata a circa 310 metri di altitudine, in un colle tra Arona e Dagnente e visibile anche dal lago Maggiore. La sua maestosità è caratterizzata dai suoi 35 metri di altezza e dal materiale che la costituisce all’esterno, cioè lastre di rame battute a martello sulla struttura di supporto e unite mediate l’utilizzo di chiodi e tiranti.
Essa è una statua cava sorretta da una struttura in pietra, mattoni e ferro. Tale struttura presenta, nella parte posteriore, 2 scale a chiocciola in ferro che permettono al visitatore di poter salire fino alla balconata, e altre scale verticali che permettono di salire fino alla sommità, da cui è possibile ammirare l’incantevole panorama circostante, attraverso fori corrispondenti agli occhi, alle narici e alle orecchie del Santo, oppure attraverso delle aperture presenti nel dorso.
Il Santo si presenta in abito talare, in piedi, con il braccio sinistro che sostiene un libro e il braccio destro nell’atto di benedire la città. Il braccio destro è realizzato con una complessa e massiccia struttura in metallo di tipo semi-elastico allo scopo di resistere ai forti venti.
PROGETTO
La statua è stata progettata da Giovan Battista Crespi, e gli scultori furono Siro Zanella e Bernardo Falconi che modificarono leggermente le dimensioni del progetto. I lavori terminarono nel 1698. Tanta è la bellezza di questo colosso, da essere stato preso d’esempio per la realizzazione della famosa Statua della Libertà
STORIA
La statua fu edificata ad Arona, la città in cui nacque San Carlo Borromeo, nel 1538. San Carlo Borromeo divenne vescovo e cardinale a ventidue anni e nel 1565 fu eletto arcivescovo di Milano e si prodigò nell’assistenza materiale e spirituale, soprattutto in occasione di flagelli come la carestia e la peste. Morì il 3 novembre 1584, fu beatificato nel 1602 e canonizzato nel 1610, a soli 26 anni dalla morte.