Il Santuario della Madonna del Sasso si trova in frazione Boleto, nel comune che prende il nome dal santuario stesso, posto sulla parte occidentale del Lago d’Orta.
Il Santuario sorge a 638 m di altitudine su uno sperone granitico a strapiombo da cui è possibile ammirare un panorama mozzafiato, grazie alla presenza di un ampio piazzale, dinanzi alla Chiesa, che si affaccia sul Lago d’Orta. Il complesso sacro è costituito da una chiesa, la cui costruzione iniziò nel 1725 e fu ultimata nel 1748, da un campanile, ultimato nel 1760, e dalla casa parrocchiale. La chiesa fu voluta, nel 1706, dal boletese Pietro Paolo Minola, che, in seguito ad una grazia ricevuta dalla Madonna, decise di far costruire a sue spese un nuovo santuario, in sostituzione del precedente. Fu consacrata nel 1970.
Vi è una triste leggenda che risale a prima della costruzione del Santuario
Prima, al posto del Santuario della Madonna del Sasso, c’era una croce, posta dopo la morte di una donna di Pella, nel XVI secolo. La leggenda narra la storia di un marito geloso di nome Aicardo che nascondeva la sua sposa, Maria, proprio sullo scoglio sporgente, ogni volta che doveva partire per una battaglia. Un giorno, di ritorno da una guerra, sulla base di dicerie del paese, iniziò a sospettare di essere stato tradito. Dunque preso dalla rabbia e durante un violento litigio con la sua sposa, la spinse verso il dirupo, per ucciderla. Poi, pentitosi, tornò sui suoi passi, e trovandola ancora viva, appesa ad un ramo, si sporse in suo soccorso tendendole la mano. Lei però non si fidò del marito e preferì lasciarsi cadere nel vuoto. Lì, sorse dapprima la croce, successivamente una cappelletta dedicata a Maria Addolorata, e infine fu costruito il Santuario
LA STRUTTURA
Il santuario è in stile barocco, a croce greca, con due altari laterali e una sola navata. Gli affreschi sono stati realizzati dal pittore-architetto valsesiano Lorenzo Peracino. A sinistra dell’altare si trova un’urna contenente le ossa e il sangue di San Donato.