Il bivacco Farello è un esempio di come anche le vie alpinistiche stanno subendo dei cambiamenti a causa della trasformazione delle montagne dovute al riscaldamento globale.
Se nel 1981 si decise di costruire questo bivacco a ridosso del versante ossolano della bocchetta d’Aurona come punto d’appoggio per la salita al Monte Leone dal versante nord sul Chaltwassergletscher e sulla vicina punta Terrarossa (Wasenhorn); ai giorni nostri non ha più alcun senso perchè questa via è diventata molto difficile da percorrere in quanto il ghiacciaio si è drasticamente ritirato, spaccandosi trasformando completamente la via in una “crepacciata” complessa senza senso.
Anche la via d’accesso non è più quella descritta originariamente nelle guide alpinistiche di un tempo.
Si scriveva che si attraversava il ghiacciaio d’Aurona fino al bivacco; in realtà ora anche il ghiacciaio d’Aurona è ridotto ad un cumulo morenico solcato da rii terrosi provenienti dagli ultimi lembi di ghiaccio.
Ecco che allora nel 2018 lo storico bivacco venne completamente smantellato e costruito uno nuovo di ultima generazione tra i pianori che anticipano la zone della “CALDAIE” poco dopo il lago Bianco nel parco Naturale comprendente l’Alpe Veglia.
La nuova posizione è davvero impareggiabile al cospetto del MONTE LEONE e sulla via di partenza per numerose vie di roccia spettacolari nel cuore del parco.